Se niente importa, non c'è più niente da salvare

giovedì 2 ottobre 2008

Vedi Napoli e poi muori ( tiè)


Spero di non morire ora che l'ho vista.. e la racconto dalla A alla Z:


A come aria, irrespirabile piena di fumi di dubbia provenienza o di smog di un traffico tremendo

B come bambini, che ti guardano con aria di sfida e ti buttano sotto gli occhi lattine di fanta per far vedere che sono superiori

C come cani, abbandonati, ovunque, che trovano riparo in cassonetti colmi di spazzatura

D come donne, più in carne che nel nord forse per i dolci che qui sono giganti rispetto ai nostri striminziti bunet

E come emergenza, perenne, dei rifiuti. Qualcuno si dice li avesse tolti, ma solo dal centro

F come freghiamo chi arriva, tanto l'importante è che ci riusciamo nell'immediato

G come giustizia, che non c'è

H come hotel dove ero l'unica ospite

I come immondizia, ovviamente, ovunque

L come lotta, dei comitati contro l'inceneritore

M come miseria

N come il napoletano, si parla solo quello

O come oltre, siamo oltre ogni previsione e confine

P come persone, quelle che capiscono e vogliono cambiare

Q come qualunquismo, che generalizza le situazioni senza metterci il piede dentro

R come rotto, sgualcito, cose nuove nons e ne vedono quasi

S come speranza

T come tumori

U come ultimi

V come Vesuvio che guarda tutti dall'alto

Z come zeppole, per digerire tutto l'alfabeto

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