Se niente importa, non c'è più niente da salvare

mercoledì 7 maggio 2008

pensieri di treno


Mi è capitato recentemente di passare tante, ma proprio tante, ore in treno. In genere io prendo poco il treno e prediligo l'aereo per motivi di tempo ed economicità e i rapporti umani su questo mezzo sono in genere molto risicati. Un buongiorno quando mi seggo e un "sì grazie salatini e succo di arancia" alla hostess. Ah anche il buongiorno quando mi alzo e scendo. Fine. Stop.
Ognuno si legge la sua rivista o guarda fuori o dorme (come me).
Ebbene in treno non sono riuscita a dormire neanche mezz'ora, troppo intrigata da tutti gli esseri umani che mi circondavano.
In treno si sa, si può parlare al cellulare e questo significa che tutti, nel raggio di cinque posti sanno i fatti tuoi e per contro, io so i fatti di chi parla. Mi è capitato quindi di scoprire che la mite ragazzina con la molletta a farfalla seduta di fronte a me fosse incinta, sola, e che nessuno in famiglia a parte la nonna le rivolgesse più la parola.

Mi è capitato di scrutare attentamente una donna bella e appariscente seduta accanto a me e scoprire che lo strato di fondotinta che la ricopriva non era inferiore ai 2 cm.

Ma soprattutto mi è capitato di vedere che per affrontare un viaggio lungo un tempo ci si portava un libro (come me che sono antica) o riviste o enigmistica e invece adesso la più parte dei viaggiatori si porta il pc e guarda film/cartoni animati in caso di bambini o ascolta musica dal pc.

Seduta in un posto da 4 in Eurostar i miei tre vicini hanno eretto tre barriere formate dalle loro schermate e con le cuffie nelle orecchie hanno affrontato il viaggio.

Che cambia tra una barriera di un libro a una barriera di un notebook? Secondo me che ti estranei molto di più dalla realtà, non senti nulla se non il film e la conoscenza dell'altro ne patisce.

Quando l'unico non sceso dopo Bologna, seduto davanti a me ha chiuso il pc e ha sbuffato dalla noia io ho sorriso e ho pensato che gli sarebbe passata di più se mi avesse parlato.

E infatti quando mi ha parlato ci siamo divertiti a conoscersi con quel modo lieve in cui puoi chiedere tutto tanto tra 2 ore si scende.


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