Per questo post prendo spunto da un libro che ha catturato immediatamente il mio sguardo alla Feltrinelli l'altra sera e che ho prontamente comprato..lo trovavo un ottimo regalo per un'amica e rigirandolo e sfogliandolo mi ha dato molto da pensare..
Questo libro è diciamo un libro che smitizza il ruolo di "stronza" cioè di quella che se la tira con gli uomini ma dice che è il comportamento giusto da adottare, perchè GLI UOMINI PREFERISCONO LE STRONZE, così sostiene l'autrice ed effettivamente..per esperienza personale potrebbe davvero essere così.. Le "stronze" sarebbero quelle che non si fanno trovare, che non vanno da loro appena chiamano, che li considerano poco e se vengono lasciate li sostituiscono in fretta.
Prima o poi è successo a tutte. Pomeriggi passati tra i fornelli a preparare fantastiche cenette per il nostro principe azzurro. Mesi di noiosissime partite in televisione, di giornate con gli occhi appiccicati al cellulare in attesa che chiami. Disponibili, carine, presenti. E lui cosa fa? Ci molla. Per una che al massimo sa cucinare popcorn, non si fa mai trovare, si concede una volta sì e tre no. Una "stronza", in poche parole.E se fosse solo una che ha capito tutto?Perché dobbiamo prendere atto una volta per sempre di una verità sacrosanta. Agli uomini le "stronze" piacciono, eccome. Loro amano chi li fa stare sulle spine, chi dà loro la sensazione di non aver vinto completamente la battaglia, chi garantisce "stimolo intellettuale".
Insomma agli uomini un po' piace "soffrire". Quindi, tanto vale imparare le regole del gioco. E la prima è: essere forti, indipendenti, sicure di sé. Non è facendo la geisha che otterremo l'amore e il rispetto di un uomo, e tantomeno quello di noi stesse, ma con l'autostima e un po' di sfrontatezza. A quel punto anche il nostro pop-corn gli sembrerà un piatto da re.
Dunque la chiave è lo "stimolo intellettuale"? Il famoso mistero?
Personalmente non so esattamente cosa pensare, che una donna debba avere la propria dignità e la difenda, non si svilisca e si umili per un uomo mi sembra il minimo. Ma diventare delle calcolatrici di "mosse" tipo non-lo-chiamo-e-non-mi -faccio-trovare così avrò successo quando invece vuoi farti trovare, non lo so.. E' davvero questa la strada?