Insomma è quasi San Valentino e già che ci siamo... consacro questo mese di blog all'amore, in tutte le sue forme: vero, sperato, insperato, sussurrato, per un uomo, per una donna, per un amico, per chi non c'è più.
Amore...che parola gigantesca piena di responsabilità.
Ha tantissime sfumature, io ho capito che si ama ogni persona in modo diverso. Ho amato per fortuna e per sfortuna molto finora. Ho amato essendo stata ricambiata e non. Ho amato con la paura di sbagliare e di non saper tornare indietro, ho amato con foga e speranza e ho amato con attesa.
Di tutto questo amore adesso cosa mi rimane? Il terrore di provarlo di nuovo. Di sentire di nuovo che una persona è importante nella mia vita. Perchè l'amore per me si è appiccicato al dolore, alla sofferenza.
Rimettersi in gioco per soffrire di nuovo, no, no. Non posso accettarlo.
Eppure è così, se ammetto che mi sono innamorata ammetto anche la mia fragilità.
Se ammetto che mi sono innamorata della persona sbagliata nel momento sbagliato, ammetto la mia stupidità.
Ma non riesco a farci nulla.
Non controllo questa cosa.
Non lo ammetto con facilità, perchè mi sembra di essere un bersaglio per il dio dolore, un bersaglio dipinto di colori sgargianti in un deserto. Troppo facile che mi faccia male.
Che fare dunque? Scappare dall'amare qualcuno di sbagliato?
Amare comunque ?
Ci ho pensato e per ora ho trovato una soluzione.
Una soluzione ruffiana, se vogliamo.
ME NE FREGO.
Sì sì me ne frego. La vita mi ha dato questo? Mi ha servito una mano con le carte più accozzate del mondo e non posso farci poker? Provo a fare scala. Non mi viene, pazienza. Non ho lasciato il tavolo. Ho perso soldi? La prossima mano magari andrà meglio.
Ma chissenefrega di sta sfiga continua.
Io mi godo quel che ho. Domani poi, forse, piango.