Sono finita in un fosso.
Ho dovuto chiamare un carro attrezzi, e farmi tirare su.
Questo è successo alla mia macchina.
Mi chiedo quale sia il numero del carro attrezzi per tirare su me, che sono finita anch'io in un fosso.
Se niente importa, non c'è più niente da salvare
lunedì 27 settembre 2010
martedì 14 settembre 2010
Se niente importa
venerdì 11 giugno 2010
domenica 6 giugno 2010
cuori allo specchio
martedì 18 maggio 2010
in fondo sono una pietra preziosa, di nome

Non ho mai pensato di essere un diamante grezzo, di essere bella, intelligente, furba migliore di altre persone.
Ho sempre pensato di essere meravigliosa nella mia varietà di difetti.
Vanitosa, insicura, ignorante e terribilmente permalosa.
Ho sempre pensato di essere meravigliosa nella mia varietà di difetti.
Vanitosa, insicura, ignorante e terribilmente permalosa.
Il mio cognome lo testimonia, in fondo.
Non sono un diamante, ma una gemma.
Oppure come mi chiamava un compagno di classe una perla, nera.
lunedì 17 maggio 2010
39 bambini
lunedì 10 maggio 2010
martedì 27 aprile 2010
sabato 24 aprile 2010
martedì 20 aprile 2010
domenica 18 aprile 2010
nube tossica che rischiara la mente
Grazie alla nube tossica proveniente dal vulcano islandese mi sono ritrovata a fare 9 ore di treno, ed era un bel po' che non mi capitava. E' una buona occasione, per guardare fuori dal finestrino, per riflettere, per sentire lo scorrere lento dei km sotto le rotaie.
In pratica l'ho presa bene.. dopo lo scoraggiamento iniziale.
E ora sono quasi fuori dalla Puglia, e vedo tutte le campagne piatte verdi lasciarmi. Tra un po' vedrò il mare, Pescara e saluterò mentalmente Mara.
Mi godo la prima classe, iper refrigerata, libri, pc, cellulari e coca cola a portata di mano.
Il tavoliere va, con De Gregori di sottofondo.
Una sottile sensazione sensazione di tranquillità si fa strada dentro di me, come se essere sospesa in un non luogo in un non tempo mi allentasse le ansie che mi pervadono tutti i giorni.
La mia vicina di posto ha una Vuitton e occhiali da sole, legge Gioia e ha sbocconcellato un panino poco fa.
Tutto scorre.
martedì 6 aprile 2010
sabato 27 marzo 2010
Closer, Crash contatto fisico
Due film bellissimi, perfetti. Non è strano che i due titoli intendano la stessa cosa?
La ricerca spasmodica di stare vicini, di avere un contatto fisico
La ricerca spasmodica di stare vicini, di avere un contatto fisico
It is 363 days, 14 hours, 39 minutes and 31 seconds since domenica 29 marzo 2009, 11.00.00 (Rome time)
sabato 20 marzo 2010
Secchezza delle fauci

Un anno fa morì Ginetta.
Un anno fa ebbi la mia prima colica renale.
Un anno fa la mia vita è cambiata.
Tra poco tempo potrebbe cambiare ancora.
Tra pochi mesi potrebbe cambiare del tutto.
Tutto in nero.
Affronto tutto questo con la bocca secca, di chi riesce solo a respirare tenendola aperta, seccandosi il palato. Non si sentono odori, e solo pochi sapori.
La mia vita oggi è così.
martedì 16 marzo 2010
Pausa pranzo

Oggi ho chiesto a un mio collega single di 40 anni se non ha paura di rimanere da solo.
"Solo?" mi ha chiesto
"Sì solo, senza moglie, fidanzata, figli. E svegliarti che è troppo tardi"
Lui mi ha sorriso, si è messo una mano in tasca (scaramanzia?ahah) e mi ha risposto
" No,per ora non ho paura. Io sto bene da solo, e ho tanti amici. Ma se non li avessi starei benissimo anche così. Anni fa sono stato disoccupato per 4 mesi, stavo a casa, leggevo, mi prendevo cura dell'appartamento, correvo, compravo il giornale, prendevo un cappuccino al bar. Se riuscivo uscivo, altrimenti no."
Io ero incredula " Cioè non impazzivi davanti alla tv o internet??"
"No. Io mi basto, poi se ci sono altri meglio. Per esempio sabato pomeriggio ero al bancomat e non avevo alcuna idea dei miei programmi per la sera, sento bussare dalla vetrata della banca, era una mia vecchia amica che mi ha invitato ad uscire la sera stessa."
"..."
"Fiducia, Federica, e un pizzico di fortuna."
Silenzio mio.
Quando ho lasciato M. non avevo paura del futuro, o molta meno di oggi.
Ora ho paurissima.
Speriamo che il mio collega abbia ragione.
P.s.
Ma che colleghi wow che ho!!!!
lunedì 15 marzo 2010
mercoledì 10 marzo 2010
la bellezza della Gioconda sta nella sua felicità

Quello che veramente ci colpisce nella Gioconda è il suo stato d’animo, la quiete che traspare dal suo volto.
Nessuna Femme Fatale, nessun sorriso “galante”, nessuna bellezza consapevole, nessuna mangiatrice di uomini.
Lei sorride solamente perché è moglie e madre felice, donna realizzata nella spontaneità del suo ruolo, non come noi vittima di ideali distorti e delle immagini eccessive di un mondo estremo.
Il suo sorriso è espressione di calma e di tranquillità, di pace interiore, espressione di colei che non ha bisogno di cercare altro perché quel che ha è abbastanza per sorridere così delicatamente.
Noi, disorientati e insoddisfatti, alla perenne ricerca di risposte, indaghiamo nella sua espressione cercando qualcosa estraneo a lei ed alla sua semplicità.
“ninfa dagli occhi scuri, agghindata come colei che l’Arte ha reso immortale. Splendida Monna Lisa, con i capelli intrecciati sulla fronte…” (Thomas Moore, Summer Fête, 1831).
http://www.giacomobelloni.com/page4/page16/page16.html
venerdì 26 febbraio 2010
gratta e perdi
Quando non si hanno più pentole a cui grattare il fondo si passa a grattare il fornello?
Quando si smette di rigare tutto?
Quando si lancia la spugnetta contro il muro e si dice basta?
Non è colpa mia.
Un Gratta e vinci in cui non si vince niente, smetti di grattare ossessivamente, mi ha detto qualcuno.
I numeri non cambieranno e non c'è nessuna estrazione finale tra i tagliandi non vincenti.
giovedì 18 febbraio 2010
La solita strada, bianca come il sale
il grano da crescere, i campi da arare.
Guardare ogni giorno
se piove o c'e' il sole,
per saper se domani
si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.
Andare via lontano
a cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.
E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.
Saltare cent'anni in un giorno solo,
dai carri dei campi
agli aerei nel cielo.
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te.
giovedì 4 febbraio 2010
W il fucsia!

Il mio buon proposito del 2010 è essere meno malinconica e lamentosa.
Direte voi, beh è facile.
Insomma (ecco la lamentosa!) è che di motivi per lamentarmi ne ho eccome..!!
Tra amicizie traballanti, amore maltrattato, famiglia lasciamo perdere, e lavoro urca...
Però devo cercare di essere più positiva, e meno sprofondata in questo costante grigio /nero..
W il rosa!
W il fucsia!
martedì 26 gennaio 2010
Di anni, ciglia e buone notizie
Ok ho 28 anni e 8 mesi. Oggi.
Me ne faccio una ragione.
Soprattutto domani è il 27 gennaio ed è un anno preciso che la mia vita è cambiata.
L'altro giorno il mio caro passato sotto forma di uomo alto 2m e ciglia lunghe è venuto a casa mia per parlarmi.
Considerato che non lo vedevo da un po' mi ha fatto piacere.
In parole povere diventerà papà.
Non è che non me lo aspettassi, anzi.
E' che avrei voluto essere IO a dirgli che sarei diventata mamma. Una sottile differenza, ad ogni modo speriamo che sia femmina.
Con le ciglia così lunghe, non avrà bisogno del mascara.
:-)
sabato 9 gennaio 2010
Quanto sono incazzata
sabato 26 dicembre 2009
Ricordi

Mi ricordo ancora i dati di accesso al blog.
Non scrivo più da luglio e mi è mancato molto, moltissimo. Non ho più scritto nulla perchè non volevo che altri potessero leggere le mie viscere.
Adesso il tempo è passato, le mie viscere sono esattamente al loro posto, in quali condizioni non è dato saperlo, non l'hanno comunicato.
Che anno il 2009..
Altro che 9+2 =11, tra ricoveri ospedalieri, prese e lasciate è stato un periodo molto molto stancante.
Cosa vorrei dal 2010?
Quello che ho sempre voluto.
Auguri :-)
lunedì 6 luglio 2009
Riverenza
In fondo prima o poi tutto finisce, e il mio blog che mi ha tenuto compagnia salda e ferma di ogni ricordo si ferma qui.
Magari domani ne aprirò un altro, magari per un po' starò zitta, magari.
A tutti quelli che hanno commentato, letto, scritto, pensato e tenuto testa a tutti i miei post il mio più commosso grazie.
Grazie , grazie davvero a tutti che in questi mesi, oramai anni, mi hanno accolta in ogni stato mentale.
Non lego nessuno ai miei ricordi nè alla mia vita di adesso.
Chi è con me la scoprirà di passo in passo e di porta in porta ( :-) ) esattamente come faccio io.
Un due tre, tana!
Liberi tutti.
martedì 23 giugno 2009
Incontri
Avevo 14 anni e sono passati 14 anni esatti.
Pazzesco.
Conobbi Franz non mi ricordo neanche come, forse solo perchè conoscevo tutti e uno come lui non mi sarebbe mai sfuggito, così biondo così arguto.
Bello di una bellezza perversa, spigolosa e magnetica.
E complicato, colto a 14 anni e incredibilmente interessato all'universo.
Potevo non trovare in lui un degno compagno di adolescenza?
Ballavamo, scrivevamo, ridevamo e ci abbracciavamo, poche volte ci baciavamo. Me li ricordo i suoi baci con la barba che spuntava sul mento, baci di labbra sottili e barbetta che nasceva.
Conservo in cantina due scatole da scarpe piene zeppe delle sue lettere, perchè la sua grafia riempiva pagine e pagine, una grafia da ragazza bella e tonda.
E poi sua madre, che lo portava alle manifestazioni, e lui che scriveva tutto dal campeggio in Germania. E il ferragosto passato a sperare che il tempo non passasse mai o passasse velocissimo senza sfiorarmi. Con Franz ero libera, libera dai tormenti di casa e vivevo la sottile inquietudine della bellezza solo guardata.
Poi le liti, lui che mi fissava dall'angolo di strada sotto la finestra e quello sguardo che mi angosciava.
Le strade diverse e il nostro incontro a Bruxelles in IV liceo. Ed era tutto moltiplicato, le sensazioni e l'inquietudine. Saranno stati gli occhi chiarissimi, o quel qualcosa nello sguardo che non ho mai capito.
E poi il 2005 quando io con Marco in Estonia lo vedo abbracciato a un ragazzo, e mi chiedo e mi domando se davvero fosse lui.
Ed era poi lui. Ed è lui oggi su faccialibro.
E 14 anni dopo sorrido di quel piccolo amore.
sabato 13 giugno 2009
Muri, distanze e prese di coscienza

A volte i muri cadono, vengono abbattuti.
E le persone si riuniscono e si abbracciano.
Altre volte i muri si costruiscono, si edificano mattone su mattone per salvarsi. Da cosa?
Da se stessi, principalmente.
Si ha così paura di vivere da impedirsi di vivere a volte.
Non voglio avere questa paura.
Vivo, voglio vivere. Edifico.
giovedì 4 giugno 2009
A-Mara
Oh per una volta la sfiga ha colpito me solo di striscio e te in pieno!!
Coraggio stellina che questi giorni passeranno e una vacanza così non la dimenticheremo mai...
se capisco come si fa un album su flickr poi ti mando il link.
Ehi... son cose che capitano ai vivi!!! ( cfr Ginetta )
E comunque Lisbona ce la siamo vista tutta lo stesso no?
Ti bacio da dietro il vetro :-)
giovedì 28 maggio 2009
Lisbona

Ormai che ho 28 anni mi prendo la possibilità di fare tutto quello che mi pare.
Così prendo e parto e me ne vado in una città che pare essere bellissima nella sua romantica decadenza.
Così prendo e parto e me ne vado in una città che pare essere bellissima nella sua romantica decadenza.
E chissenefrega.
Chissenefrega. Ma davvero chissenefrega, del lavoro che incombe, delle tonsille, del tempo che passa e della polvere che si deposita sul cuore.
Chissenefrega. Ma davvero chissenefrega, del lavoro che incombe, delle tonsille, del tempo che passa e della polvere che si deposita sul cuore.
Quando torno, vediamo come starò.
sabato 16 maggio 2009
Un passo avanti e uno indietro

A volte, si dice, bisogna fare un passo indietro. E guardare le cose nella giusta prospettiva.
Altre volte, dicono, bisogna fare dei passi avanti e lasciarsi tutto alle spalle.
Passi avanti o indietro?
Dove sto andando in questo preciso attimo?
Indietro o avanti?
Avanti verso cosa?
A furia di andare avanti e indietro si finisce come quell'esploratore al polo Sud dell'indovinello, che rimane sempre nello stesso posto.
E io, sempre qui, sto.
Ma con un gran mal di testa a furia di girare su e giù.
mercoledì 13 maggio 2009
108 anni
Guardo la mia gatta, quella che è rimasta a F. tanti anni fa.
Poi guardo le bambine di 5 anni e penso a quella di Marco.
Penso ai bambini che non ho avuto, ancora.
Penso alla bambina che non è mai stata mia anche se la sentivo mia.
Penso al completarsi.
Io che completa non mi sono mai sentita, so che mi ci sentirò quando sentirò qualcuno che scalcia dentro di me.
Avrò fatto il giro completo della mia esistenza e forse mi apparirà con un senso compiuto.
Ieri Marco compiva 35 anni. E' stato il primo anno che il suo compleanno non ha comportato in me scompensi o tristezze. Semplicemente mi auguro con tutto il cuore che ora sia felice e soprattutto sia felice con la bambina.
Tra poco è il mio di compleanno.
28.
Me ne sento 108 più o meno adesso.
Sono passati 10 anni dai miei 18, dalla mia maturità, dalla mia indipendenza.
Ho quasi trent'anni e in mano niente.
Niente casa,lavoro sicuro, amore.
Niente di niente.
Ho dei surrogati, blandi barlumi di un qualcosa che un giorno chissà sarà migliore.
Sono saggia e ingenua, più di dieci anni fa.
Dieci anni fa avevo l'entusiasmo e non avevo paura.
Oggi ho una paura fottuta di questo assurdo mondo.
Poi guardo le bambine di 5 anni e penso a quella di Marco.
Penso ai bambini che non ho avuto, ancora.
Penso alla bambina che non è mai stata mia anche se la sentivo mia.
Penso al completarsi.
Io che completa non mi sono mai sentita, so che mi ci sentirò quando sentirò qualcuno che scalcia dentro di me.
Avrò fatto il giro completo della mia esistenza e forse mi apparirà con un senso compiuto.
Ieri Marco compiva 35 anni. E' stato il primo anno che il suo compleanno non ha comportato in me scompensi o tristezze. Semplicemente mi auguro con tutto il cuore che ora sia felice e soprattutto sia felice con la bambina.
Tra poco è il mio di compleanno.
28.
Me ne sento 108 più o meno adesso.
Sono passati 10 anni dai miei 18, dalla mia maturità, dalla mia indipendenza.
Ho quasi trent'anni e in mano niente.
Niente casa,lavoro sicuro, amore.
Niente di niente.
Ho dei surrogati, blandi barlumi di un qualcosa che un giorno chissà sarà migliore.
Sono saggia e ingenua, più di dieci anni fa.
Dieci anni fa avevo l'entusiasmo e non avevo paura.
Oggi ho una paura fottuta di questo assurdo mondo.
lunedì 4 maggio 2009
Il dolore non si lascia ingannare

E' così, per quanto sei stata attenta in ogni modo ti trova.
Mi ha trovato nonostante avessi opposto barriere di anni, costruito difese che sono volate via come la casa di carta dei tre porcellini al soffio del lupo.
E adesso che non so che fare mi sono messa a guardarlo il mio malessere che mi tiene in pugno, che dalla pancia è emerso e mi guarda beffardo.
Ha vinto lui, non serve a nulla proteggersi; se vivi incontri il dolore.
E come si fa? Come si fa?
Il dolore è parte di me ed è arrivato dentro di me perchè ho vissuto, non resta che accettarlo e farlo accomodare nella poltrona a fianco a me.
Una presenza orribile, maleducata e tremendamente triste. Prima o poi se ne andrà o impareremo a convivere nella stessa stanza.
Almeno ho la lucidità di guardarlo in faccia e di vedere dentro di lui, me.
lunedì 27 aprile 2009
martedì 21 aprile 2009
La lontananza sai è come il vento
Lo cantava Modugno, credo più o meno 3o anni fa.
Ma si sa,(l'ha detto Morgan a X Factor), Modugno era un precursore dei tempi.
Non parlo della mia lontananza,sia detto.
La lontananza io l'adoro, se non è la mia, ma è quella bella distanza che si mette tra passato e presente.
Ma si sa,(l'ha detto Morgan a X Factor), Modugno era un precursore dei tempi.
Non parlo della mia lontananza,sia detto.
La lontananza io l'adoro, se non è la mia, ma è quella bella distanza che si mette tra passato e presente.
mercoledì 1 aprile 2009
lunedì 30 marzo 2009
giovedì 19 marzo 2009
sabato 14 marzo 2009
Il testimone
Il testimone è mio, ora che Ginetta non c'è più.
E' morta stanotte, con mio grande sollievo senza sofferenza. Dopo una vita di dolori, almeno è andata bene alla fine.
Che io sia addolorata è fuori di dubbio; da quando mi ha svegliato il telefono stanotte a ora ho cercato di mettere ordine nei ricordi e nei pensieri.
Su di lei ho già scritto un post precedente e le ho dedicato un articolo del giornale su cui scrivevo. Adesso il mio desiderio è quello di scrivere l'orazione funebre, come ho fatto per mio nonno e per nessun altro.
Non è protagonismo spinto il mio, quello di mettermi al centro dell'attenzione e dire due parole davanti a una bara. E' una necessità, in una famiglia in cui nessuno dice parole essere forse l'unica ad avere la possibilità di articolare un pensiero.
Io il pensiero lo articolo per Ginetta, non per gli altri o per me stessa.
Ginetta quando l'ho intervistata per il giornale mi ha raccontato la sua vita, tutta in ogni dettaglio. Ne ho tratto enorme rispetto per tutte le sue scelte. E in qualche modo quel giorno mi ha fatto capire che io sono l'unica in famiglia con la sensibilità tale da portare i suoi ricordi con me e farne buon uso.
Con grande onore ora sono miei.
E' morta stanotte, con mio grande sollievo senza sofferenza. Dopo una vita di dolori, almeno è andata bene alla fine.
Che io sia addolorata è fuori di dubbio; da quando mi ha svegliato il telefono stanotte a ora ho cercato di mettere ordine nei ricordi e nei pensieri.
Su di lei ho già scritto un post precedente e le ho dedicato un articolo del giornale su cui scrivevo. Adesso il mio desiderio è quello di scrivere l'orazione funebre, come ho fatto per mio nonno e per nessun altro.
Non è protagonismo spinto il mio, quello di mettermi al centro dell'attenzione e dire due parole davanti a una bara. E' una necessità, in una famiglia in cui nessuno dice parole essere forse l'unica ad avere la possibilità di articolare un pensiero.
Io il pensiero lo articolo per Ginetta, non per gli altri o per me stessa.
Ginetta quando l'ho intervistata per il giornale mi ha raccontato la sua vita, tutta in ogni dettaglio. Ne ho tratto enorme rispetto per tutte le sue scelte. E in qualche modo quel giorno mi ha fatto capire che io sono l'unica in famiglia con la sensibilità tale da portare i suoi ricordi con me e farne buon uso.
Con grande onore ora sono miei.
venerdì 6 marzo 2009
lunedì 2 marzo 2009
Messico parte prima
domenica 22 febbraio 2009
uhm
domenica 15 febbraio 2009
Briciole
giovedì 1 gennaio 2009
2009!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
9+2 fa 11 che è il mio numero, questo è l'anno dei segni d'aria ( io sono gemelli) insomma.. le premesse ci sono tutte!!
martedì 23 dicembre 2008
martedì 16 dicembre 2008
giovedì 11 dicembre 2008
11 dicembre 2008
SP_A0091.jpg)
Ho aperto questo il blog il 16 dicembre 2006 cioè due anni fa.
Due anni, mi fa impressione a pensarci. Cosa è successo in questi due anni? E' cambiata la mia vita?
Sì, è cambiata nel senso che ho intrapreso un cammino dentro di me e oltre a essere invecchiata, sono cresciuta. Lo vedo in tante cose, nel mio modo di pormi, di ragionare di vedere le prospettive. Ho 27 anni e mezzo e vissuto almeno 4 vite. Mi piace pensare di essere all'inizio della quinta adesso.
In questi due anni ho perso per strada molte persone, non perchè siano morte ma perchè si sono allontanate o io le ho allontanate... meno male che ne ho acquisite di nuove!
Che mi hanno voluto bene e spero continuino a volermene...
In questi due anni il cuore ha fatto qualche sussulto, e mi ha dimostrato di essere ancora vivo.
Ma non ha mai più battuto come un tempo, e forse non accadrà più.
Devo dire che mi sono quasi "rassegnata" all'idea di non amare più nessuno così. E che il dolore rimanga sempre presente nelle mie giornate.
Per il terzo anno di blog, oltre alla quinta vita mi auguro un nuovo cuore.
martedì 2 dicembre 2008
giovedì 27 novembre 2008
TWILIGHT

Insomma io il libro non l'ho letto. Lo guardavo in libreria e non mi decidevo, copertina troppo cupa, storia che poteva essere horror..e non l'ho comprato.
Poi ieri sono andata al cinema a vedere il film , e ci sono andata perchè ho letto su un giornale una critica sprezzante, scritta da un uomo, che lo definiva un Harmony.
A quel punto era mio, già per spirito di opposizione.
E se fosse stato un horror? Un noiosissimo fantasy?
Corro il rischio, mi son detta.
E poi ovviamente è stato splendido.
Un film per donne. Fatto da una donna, scritto da una donna e tutto, ma proprio tutto per noi fanciulle.
Dal protagonista, ma che figo assurdo, all'amore onnipresente in tutto il fim.
Ma soprattutto dà sui nervi ai signori uomini, e per un semplice motivo: Lui è perfetto. Sì è vero, è un mostro, ( buono) ma si COMPORTA in modo perfetto.
Non ne sbaglia una, è sempre presente, si prende cura di lei, ogni volta che c'è bisogno lui arriva, non è lagnoso nè sfigato, e non ha paura di dichiararsi, e la ama a qualunque costo. E lei per lui fa qualunque cosa..
Capite perchè è un film da donne che fa sbuffare gli accompagnatori che volevano un po' di sangue ? ;-)
martedì 25 novembre 2008
Incubo Facebook

Sei su facebook?
Ovviamente sì. Conosco una sola persona che non è su facebook, ed è Roberta la mia collega, tutti gli altri ci sono.
Con inevitabili conseguenze.
Ovviamente sì. Conosco una sola persona che non è su facebook, ed è Roberta la mia collega, tutti gli altri ci sono.
Con inevitabili conseguenze.
Su facebook ci sono tutti i tuoi ex compagni di classe, che oggi sono:
-più belli/con figli/vivono all'estero
Su facebook ci sono anche i tuoi ex amanti, che oggi sono:
-sposati/con figli/ vivono all'estero
Su facebook ci sono i tuoi ex fidanzati, che oggi sono:
- non lo so e non lo voglio sapere
Su facebook ci sono i tuoi colleghi, che oggi sono:
- al lavoro ( io no e mi sgamano)
Dopo l'entusiasmo iniziale inizio a detestare faccialibro...
domenica 23 novembre 2008
New life new look...
venerdì 14 novembre 2008
Post dedicato alle Roberte

Conosco due Roberte, che detto così sembrano due cocorite. E invece sono due ragazze, giovani donne, via.
Una è la mia collega storica (vedi post "la storia del ramo") con la quale condivido gioie e dolori quotidiani dovuti al nostro lavoro, ed è colei che mi sopporta nelle mie innumerevoli paranoie da lavoro quali:
- e i miei rimborsi spesa?
- e se mi danno un calcio nel sedere?
- e se ho fatto una cazzata?
- e devo chiamare tizio? e devo far finta di niente con caio? ( ah queste non sono di lavoro..e vabbhè a volte vario).
Roberta 1, per intenderci la mia collega, ha un carattere decisamente particolare e detto tra noi non te la manda a dire. E, se al principio, io facevo fatica a nuotare nel suo mare di parole a oggi riesco a pagaiare tranquilla e godendomi la traversata.
L'altra Roberta, è una riscoperta.
Io e lei ci conosciamo dalla prima superiore, da quando (e me lo ricordo benissimo stranamente) un giorno a una manifestazione di piazza Giulia ci presentò.
Io con la mia camicia a quadri gialli e neri di mio nonno (AAAAAAAAAAAAAAAAARGH) e i miei capelli corti.
L'Anarchia come ideale e una vita cruda che non sapevamo come digerire.
Insieme abbiamo avuto momenti bellissimi, quei momenti tra ragazzine in cui ci si confida, si fuma insieme e si parla dello stesso bellissimo ragazzo.
Solite cose, ma in più la sottile fortezza nelle mani di avere insieme la speranza di qualcosa di meglio. Di una vita migliore.
Poi sono passati gli anni, i ragazzi, la scuola e un pezzo di vita.
E ci siamo allontanate.
Per poi rincontrarci e leggere nei nostri occhi, a vicenda, cose che noi sole sappiamo di aver vissuto.
La mia vita ora è migliore. La sua è ancora molto difficile. E vorrei starle, se posso, vicina.
Ho dedicato questo post alle due Roberte di oggi. Le donne che sono e che diventeranno.
Una è la mia collega storica (vedi post "la storia del ramo") con la quale condivido gioie e dolori quotidiani dovuti al nostro lavoro, ed è colei che mi sopporta nelle mie innumerevoli paranoie da lavoro quali:
- e i miei rimborsi spesa?
- e se mi danno un calcio nel sedere?
- e se ho fatto una cazzata?
- e devo chiamare tizio? e devo far finta di niente con caio? ( ah queste non sono di lavoro..e vabbhè a volte vario).
Roberta 1, per intenderci la mia collega, ha un carattere decisamente particolare e detto tra noi non te la manda a dire. E, se al principio, io facevo fatica a nuotare nel suo mare di parole a oggi riesco a pagaiare tranquilla e godendomi la traversata.
L'altra Roberta, è una riscoperta.
Io e lei ci conosciamo dalla prima superiore, da quando (e me lo ricordo benissimo stranamente) un giorno a una manifestazione di piazza Giulia ci presentò.
Io con la mia camicia a quadri gialli e neri di mio nonno (AAAAAAAAAAAAAAAAARGH) e i miei capelli corti.
L'Anarchia come ideale e una vita cruda che non sapevamo come digerire.
Insieme abbiamo avuto momenti bellissimi, quei momenti tra ragazzine in cui ci si confida, si fuma insieme e si parla dello stesso bellissimo ragazzo.
Solite cose, ma in più la sottile fortezza nelle mani di avere insieme la speranza di qualcosa di meglio. Di una vita migliore.
Poi sono passati gli anni, i ragazzi, la scuola e un pezzo di vita.
E ci siamo allontanate.
Per poi rincontrarci e leggere nei nostri occhi, a vicenda, cose che noi sole sappiamo di aver vissuto.
La mia vita ora è migliore. La sua è ancora molto difficile. E vorrei starle, se posso, vicina.
Ho dedicato questo post alle due Roberte di oggi. Le donne che sono e che diventeranno.
Ogni tanto è bello anche essere felici per chi ti è vicino.
domenica 19 ottobre 2008
Kidult

Quando siamo diventati adulti ? E come si torna indietro?
Questa è una domanda che si fa Meredith in Grey's Anatomy.
Io sono diventata adulta da bambina e quindi, finora, ho cercato di riprendermi la bambina che non sono stata.
Da oggi il mio proposito è diventare adulta non solo nella sofferenza, nelle scelte, nelle cose sgradevoli. Voglio diventare un'adulta anche nelle cose belle.
Nell'avere un posto mio dove stare, una mia indipendenza. E affrontare queste cose senza paure.
Wow che proposito..
domenica 12 ottobre 2008
Per fortuna ci sono le zucche!
giovedì 2 ottobre 2008
Vedi Napoli e poi muori ( tiè)
Spero di non morire ora che l'ho vista.. e la racconto dalla A alla Z:
A come aria, irrespirabile piena di fumi di dubbia provenienza o di smog di un traffico tremendo
B come bambini, che ti guardano con aria di sfida e ti buttano sotto gli occhi lattine di fanta per far vedere che sono superiori
C come cani, abbandonati, ovunque, che trovano riparo in cassonetti colmi di spazzatura
D come donne, più in carne che nel nord forse per i dolci che qui sono giganti rispetto ai nostri striminziti bunet
E come emergenza, perenne, dei rifiuti. Qualcuno si dice li avesse tolti, ma solo dal centro
F come freghiamo chi arriva, tanto l'importante è che ci riusciamo nell'immediato
G come giustizia, che non c'è
H come hotel dove ero l'unica ospite
I come immondizia, ovviamente, ovunque
L come lotta, dei comitati contro l'inceneritore
M come miseria
N come il napoletano, si parla solo quello
O come oltre, siamo oltre ogni previsione e confine
P come persone, quelle che capiscono e vogliono cambiare
Q come qualunquismo, che generalizza le situazioni senza metterci il piede dentro
R come rotto, sgualcito, cose nuove nons e ne vedono quasi
S come speranza
T come tumori
U come ultimi
V come Vesuvio che guarda tutti dall'alto
Z come zeppole, per digerire tutto l'alfabeto
lunedì 22 settembre 2008
Omonimia

Sicuramente vi sarà già capitato, avete scritto il vostro nome su google per vedere se apparite su qualche pagina e perchè . Ebbene sì, tutti siamo un po' vanitosi ed egocentrici e ci piace vedere se abbiamo un piccolo posto nella piazza globale.
Io poi sono un'affezionata del mio nome su google, i miei due bei link- facebook e un premio per la tesi- appaiono e mi confermano che esisto.
C'era anche un tempo in cui apparivano anche i miei articoli di giornale, ma quella è un'altra storia.
Ora invece ci sono altre due ragazze con il mio nome.
Due omonime in pratica.
Solo che sono più giovani, 20 una e 23 un'altra.
Una ha concorso per Miss Italia, l'altra è poetessa.
Capirete che già avere delle omonime è scocciante, in più fighe e intelligente e pure più giovani...
In cosa potrei distinguermi?
Forse fondo una setta, almeno sono originale.
martedì 16 settembre 2008
Diario di bordo

Diciamo che per ora la traversata è tranquilla, il tempo nuvoloso ma non piove.
L'essere soli sulla nave a volte mi dà un senso di rinascita e di forza, in altri momenti di solitudine nel parlare con me stessa e basta. Ma è solo l'inizio, c'è l'entusiasmo della nuova avventura e la cambusa piena.
Per ora come hobby mi sto facendo crescere le unghie e sconfiggere la mia nevrosi da masticamento che dura da più di vent'anni. Dura anche se non sembra.
Tra 2 settimane dovrei approdare su un'isola che si chiama Napoli e iniziare una esplorazione di circa 10 giorni, sono scettica e impaurita ma è tappa obbligata.
Cosa si dicono i marinai per portarsi fortuna?
martedì 9 settembre 2008
Alla ricerca di me

E' partita la nave con me a bordo alla ricerca di me. Cioè, pare che mi sia persa da qualche parte e che ora debba andare a riprendermi.
La nave da cui sono salpata non è un transatlantico (e fa acqua anche da qualche parte) ma tutto sommato è abbastanza in grado di affrontare il viaggio, scogli sulla via e tempeste permettendo.
Di dove esattamente mi sia persa ci sono notizie contrastanti e vari puntini disegnati sulla mia mappa, non c'è dubbio che mi farò aiutare nella faticosa ricerca e spero di riuscirci davvero.
Necessito ritrovarmi, possibilmente senza prendere a bordo troppi pirati durante la navigazione...
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