Se niente importa, non c'è più niente da salvare

domenica 18 aprile 2010

nube tossica che rischiara la mente


Grazie alla nube tossica proveniente dal vulcano islandese mi sono ritrovata a fare 9 ore di treno, ed era un bel po' che non mi capitava. E' una buona occasione, per guardare fuori dal finestrino, per riflettere, per sentire lo scorrere lento dei km sotto le rotaie.

In pratica l'ho presa bene.. dopo lo scoraggiamento iniziale.

E ora sono quasi fuori dalla Puglia, e vedo tutte le campagne piatte verdi lasciarmi. Tra un po' vedrò il mare, Pescara e saluterò mentalmente Mara.

Mi godo la prima classe, iper refrigerata, libri, pc, cellulari e coca cola a portata di mano.

Il tavoliere va, con De Gregori di sottofondo.

Una sottile sensazione sensazione di tranquillità si fa strada dentro di me, come se essere sospesa in un non luogo in un non tempo mi allentasse le ansie che mi pervadono tutti i giorni.

La mia vicina di posto ha una Vuitton e occhiali da sole, legge Gioia e ha sbocconcellato un panino poco fa.

Tutto scorre.

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