Se niente importa, non c'è più niente da salvare

giovedì 27 novembre 2008

TWILIGHT


Insomma io il libro non l'ho letto. Lo guardavo in libreria e non mi decidevo, copertina troppo cupa, storia che poteva essere horror..e non l'ho comprato.

Poi ieri sono andata al cinema a vedere il film , e ci sono andata perchè ho letto su un giornale una critica sprezzante, scritta da un uomo, che lo definiva un Harmony.

A quel punto era mio, già per spirito di opposizione.

E se fosse stato un horror? Un noiosissimo fantasy?

Corro il rischio, mi son detta.

E poi ovviamente è stato splendido.

Un film per donne. Fatto da una donna, scritto da una donna e tutto, ma proprio tutto per noi fanciulle.

Dal protagonista, ma che figo assurdo, all'amore onnipresente in tutto il fim.

Ma soprattutto dà sui nervi ai signori uomini, e per un semplice motivo: Lui è perfetto. Sì è vero, è un mostro, ( buono) ma si COMPORTA in modo perfetto.

Non ne sbaglia una, è sempre presente, si prende cura di lei, ogni volta che c'è bisogno lui arriva, non è lagnoso nè sfigato, e non ha paura di dichiararsi, e la ama a qualunque costo. E lei per lui fa qualunque cosa..

Capite perchè è un film da donne che fa sbuffare gli accompagnatori che volevano un po' di sangue ? ;-)






martedì 25 novembre 2008

Incubo Facebook


Sei su facebook?
Ovviamente sì. Conosco una sola persona che non è su facebook, ed è Roberta la mia collega, tutti gli altri ci sono.
Con inevitabili conseguenze.

Su facebook ci sono tutti i tuoi ex compagni di classe, che oggi sono:
-più belli/con figli/vivono all'estero
Su facebook ci sono anche i tuoi ex amanti, che oggi sono:
-sposati/con figli/ vivono all'estero
Su facebook ci sono i tuoi ex fidanzati, che oggi sono:
- non lo so e non lo voglio sapere
Su facebook ci sono i tuoi colleghi, che oggi sono:
- al lavoro ( io no e mi sgamano)

Dopo l'entusiasmo iniziale inizio a detestare faccialibro...

domenica 23 novembre 2008

New life new look...


Nuova vita..rinascita... e nuovo look!!!


Voglio cambiare ed esprimere il mio vero io, che è molto molto vanitoso...inizio dal trucco (già iniziato) poi passo ai capelli (in fase di studio) poi le unghie ( ste c...o di unghie mi tolgono il sonno)...


venerdì 14 novembre 2008

Post dedicato alle Roberte


Conosco due Roberte, che detto così sembrano due cocorite. E invece sono due ragazze, giovani donne, via.

Una è la mia collega storica (vedi post "la storia del ramo") con la quale condivido gioie e dolori quotidiani dovuti al nostro lavoro, ed è colei che mi sopporta nelle mie innumerevoli paranoie da lavoro quali:
- e i miei rimborsi spesa?
- e se mi danno un calcio nel sedere?
- e se ho fatto una cazzata?
- e devo chiamare tizio? e devo far finta di niente con caio? ( ah queste non sono di lavoro..e vabbhè a volte vario).
Roberta 1, per intenderci la mia collega, ha un carattere decisamente particolare e detto tra noi non te la manda a dire. E, se al principio, io facevo fatica a nuotare nel suo mare di parole a oggi riesco a pagaiare tranquilla e godendomi la traversata.

L'altra Roberta, è una riscoperta.
Io e lei ci conosciamo dalla prima superiore, da quando (e me lo ricordo benissimo stranamente) un giorno a una manifestazione di piazza Giulia ci presentò.
Io con la mia camicia a quadri gialli e neri di mio nonno (AAAAAAAAAAAAAAAAARGH) e i miei capelli corti.
L'Anarchia come ideale e una vita cruda che non sapevamo come digerire.
Insieme abbiamo avuto momenti bellissimi, quei momenti tra ragazzine in cui ci si confida, si fuma insieme e si parla dello stesso bellissimo ragazzo.
Solite cose, ma in più la sottile fortezza nelle mani di avere insieme la speranza di qualcosa di meglio. Di una vita migliore.

Poi sono passati gli anni, i ragazzi, la scuola e un pezzo di vita.
E ci siamo allontanate.
Per poi rincontrarci e leggere nei nostri occhi, a vicenda, cose che noi sole sappiamo di aver vissuto.
La mia vita ora è migliore. La sua è ancora molto difficile. E vorrei starle, se posso, vicina.

Ho dedicato questo post alle due Roberte di oggi. Le donne che sono e che diventeranno.


Ogni tanto è bello anche essere felici per chi ti è vicino.

domenica 19 ottobre 2008

Kidult


Quando siamo diventati adulti ? E come si torna indietro?

Questa è una domanda che si fa Meredith in Grey's Anatomy.


Io sono diventata adulta da bambina e quindi, finora, ho cercato di riprendermi la bambina che non sono stata.

Da oggi il mio proposito è diventare adulta non solo nella sofferenza, nelle scelte, nelle cose sgradevoli. Voglio diventare un'adulta anche nelle cose belle.

Nell'avere un posto mio dove stare, una mia indipendenza. E affrontare queste cose senza paure.


Wow che proposito..

domenica 12 ottobre 2008

Per fortuna ci sono le zucche!


Traggo poche soddisfazioni dal cambio di stagione, una che mi dà un pizzico di gioia d'autunno sono le zucche.. posto che non le mangio (non mi piacciono) adoro vederle..guardarle..disporle..


Mi fa autunno, mi fa casa, mi fa famiglia..


giovedì 2 ottobre 2008

Vedi Napoli e poi muori ( tiè)


Spero di non morire ora che l'ho vista.. e la racconto dalla A alla Z:


A come aria, irrespirabile piena di fumi di dubbia provenienza o di smog di un traffico tremendo

B come bambini, che ti guardano con aria di sfida e ti buttano sotto gli occhi lattine di fanta per far vedere che sono superiori

C come cani, abbandonati, ovunque, che trovano riparo in cassonetti colmi di spazzatura

D come donne, più in carne che nel nord forse per i dolci che qui sono giganti rispetto ai nostri striminziti bunet

E come emergenza, perenne, dei rifiuti. Qualcuno si dice li avesse tolti, ma solo dal centro

F come freghiamo chi arriva, tanto l'importante è che ci riusciamo nell'immediato

G come giustizia, che non c'è

H come hotel dove ero l'unica ospite

I come immondizia, ovviamente, ovunque

L come lotta, dei comitati contro l'inceneritore

M come miseria

N come il napoletano, si parla solo quello

O come oltre, siamo oltre ogni previsione e confine

P come persone, quelle che capiscono e vogliono cambiare

Q come qualunquismo, che generalizza le situazioni senza metterci il piede dentro

R come rotto, sgualcito, cose nuove nons e ne vedono quasi

S come speranza

T come tumori

U come ultimi

V come Vesuvio che guarda tutti dall'alto

Z come zeppole, per digerire tutto l'alfabeto

lunedì 22 settembre 2008

Omonimia


Sicuramente vi sarà già capitato, avete scritto il vostro nome su google per vedere se apparite su qualche pagina e perchè . Ebbene sì, tutti siamo un po' vanitosi ed egocentrici e ci piace vedere se abbiamo un piccolo posto nella piazza globale.

Io poi sono un'affezionata del mio nome su google, i miei due bei link- facebook e un premio per la tesi- appaiono e mi confermano che esisto.

C'era anche un tempo in cui apparivano anche i miei articoli di giornale, ma quella è un'altra storia.

Ora invece ci sono altre due ragazze con il mio nome.

Due omonime in pratica.

Solo che sono più giovani, 20 una e 23 un'altra.

Una ha concorso per Miss Italia, l'altra è poetessa.

Capirete che già avere delle omonime è scocciante, in più fighe e intelligente e pure più giovani...

In cosa potrei distinguermi?

Forse fondo una setta, almeno sono originale.

martedì 16 settembre 2008

Diario di bordo


Diciamo che per ora la traversata è tranquilla, il tempo nuvoloso ma non piove.

L'essere soli sulla nave a volte mi dà un senso di rinascita e di forza, in altri momenti di solitudine nel parlare con me stessa e basta. Ma è solo l'inizio, c'è l'entusiasmo della nuova avventura e la cambusa piena.

Per ora come hobby mi sto facendo crescere le unghie e sconfiggere la mia nevrosi da masticamento che dura da più di vent'anni. Dura anche se non sembra.

Tra 2 settimane dovrei approdare su un'isola che si chiama Napoli e iniziare una esplorazione di circa 10 giorni, sono scettica e impaurita ma è tappa obbligata.

Cosa si dicono i marinai per portarsi fortuna?


martedì 9 settembre 2008

Alla ricerca di me


E' partita la nave con me a bordo alla ricerca di me. Cioè, pare che mi sia persa da qualche parte e che ora debba andare a riprendermi.

La nave da cui sono salpata non è un transatlantico (e fa acqua anche da qualche parte) ma tutto sommato è abbastanza in grado di affrontare il viaggio, scogli sulla via e tempeste permettendo.

Di dove esattamente mi sia persa ci sono notizie contrastanti e vari puntini disegnati sulla mia mappa, non c'è dubbio che mi farò aiutare nella faticosa ricerca e spero di riuscirci davvero.

Necessito ritrovarmi, possibilmente senza prendere a bordo troppi pirati durante la navigazione...






domenica 10 agosto 2008

Rientro dalle vacanze

Son tornata!!! E volevo tornare, mi son piaciute, mi son divertita eccetera eccetera ma volevo tornare perchè per la prima volta dopo tanto tempo ho voglia di fare qualcosa.
Che nel mio caso significa riniziare da capo: con il lavoro (vedi altro post), con le amicizie (troppe delusioni, troppo voler bene buttato) con l'amore (troppi cuori già affittati da qualcun altra, troppe locazioni in nero).
Voglio indietro, come in Luci a San Siro che ho messo sotto, i miei vent'anni.
E l'unica cosa buona che mi viene in mente che ho fatto nei miei vent'anni è stato l'Erasmus.
La cosa che mi ha dato gioia è stata il mettermi in gioco, da zero e crearmi degli affetti nuovi e una nuova vita.
In sei mesi ci sono riuscita e per me è stata una grossa soddisfazione.

Ora vorrei riprovare la stessa sensazione di ricominciare e spero di riuscire a farlo qui, ma se non ce la farò non ho timore a prendere e ad andarmene.

Stare a Parigi in questi giorni mi ha dato nuova fibra e nuova energia e possibilità di farcela.

Courage :-)

Ridammi indietro i miei vent'anni

sabato 2 agosto 2008

AAA..lavoro azzurro cercasi!!





Ecco anzichè cercare un principe azzurro, (oramai ho trovato solo principi occupati o in pensione o troppo reumatici per salire a cavallo)cerco un lavoro azzurro.
Mi spiego, mi son resa conto che io ho nel lavoro lo stesso approccio che tengo nei confronti delle relazioni sentimentali.
Ciò mi preoccupa, essendo io single..

Analizziamo meglio la faccenda oscura: io lavoro da tre anni nello stesso posto che ho trovato senza cercare e per puro caso per i miei studi.
Che è come dire che ho incontrato il mio attuale fidanzato da tre anni per caso e senza cercarlo grazie all'università.

Il mio lavoro mi piace, ha ottimi lati positivi ma non imparo più nulla, non mi appassiona più.
Che è come dire che sto fidanzato è bravo e gentile, ma la nostra vita sessuale si è azzerata.

Il mio lavoro è una cosa più o meno certa e chiunque io senta in minima parte (non entrando nel dettaglio) mi invidia.
Ecco sto fidanzato è carino e fedele e questo crea invidia con i fidanzati malvagi delle altre.

Ma insomma il fidanzato io non lo amo più. Cioè lo stimo e lo rispetto e non rinnego nulla del nostro passato anzi. Sono cresciuta molto con lui.

e quindi ...urge trovare un nuovo fidanzato ops lavoro che mi faccia di nuovo battere il cuore..ops che mi appassioni di nuovo.

Quindi...AAA lavoro azzurro ( o blu o fucsia..) cercasi...

giovedì 10 luglio 2008

Sono fiera di me!!!

Sono fiera di me!!! Del mio discorso perfetto! Di tutto!!!!


:-p

sabato 5 luglio 2008

martedì 1 luglio 2008

Le cose cambiano




E' così, non sono immutabili.

Da bambina pensavo che andare a trovare Ginetta, la vecchia "nonna", fosse una scocciatura, e mi annoiavo da morire, nonostante le sfogliette all'albicocca che mi dava. Da adolescente ci ho portato almeno due fidanzati, perchè lei se ne intendeva in fatto di uomini bastardi. Da quasi donna adulta che sono non potrò più fare i suoi 4 scalini e prendere l'ascensore per 7 piani, arrivare ed essere investita dal verde laccato delle pareti di casa sua.

Ginetta se n'è andata, per fortuna non per sempre.

Ma l'abbiamo trasferita perchè non più in grado di vivere da sola in una casa di riposo. Con dolore e sofferenza per tutti.

Di 64 anni vissuti nella stessa minuscola casa, o meglio appartamento, rimangono milioni di ricordi e di oggetti. Minuzie che lei ricorda a mendito.

Oggi ho trovato un mini metro da sarta che lei portava in borsetta, con la scatolina ricamata a mano. Mi ha detto esattamente quando e dove l'ha comprato.

E l'ombrello? E' del '63 comprato a Parigi quando per vivere vendeva i fiori a Les Halles.



Se ne va da quell'appartamento la vecchina più bella e longeva del palazzo, portatrice di storie e di tanto cuore.



Oggi l'ho vista seduta davanti alla finestra della sua nuova stanza, intenta a disegnarsi con la matita le sopracciglia.

Mi sono commossa, perchè una signora di 91 anni ha tantissimo da insegnarmi, a cominciare dal rispetto per se stessi, che non l'abbadonerà mai.

domenica 22 giugno 2008