
Se niente importa, non c'è più niente da salvare
lunedì 30 marzo 2009
giovedì 19 marzo 2009
sabato 14 marzo 2009
Il testimone
Il testimone è mio, ora che Ginetta non c'è più.
E' morta stanotte, con mio grande sollievo senza sofferenza. Dopo una vita di dolori, almeno è andata bene alla fine.
Che io sia addolorata è fuori di dubbio; da quando mi ha svegliato il telefono stanotte a ora ho cercato di mettere ordine nei ricordi e nei pensieri.
Su di lei ho già scritto un post precedente e le ho dedicato un articolo del giornale su cui scrivevo. Adesso il mio desiderio è quello di scrivere l'orazione funebre, come ho fatto per mio nonno e per nessun altro.
Non è protagonismo spinto il mio, quello di mettermi al centro dell'attenzione e dire due parole davanti a una bara. E' una necessità, in una famiglia in cui nessuno dice parole essere forse l'unica ad avere la possibilità di articolare un pensiero.
Io il pensiero lo articolo per Ginetta, non per gli altri o per me stessa.
Ginetta quando l'ho intervistata per il giornale mi ha raccontato la sua vita, tutta in ogni dettaglio. Ne ho tratto enorme rispetto per tutte le sue scelte. E in qualche modo quel giorno mi ha fatto capire che io sono l'unica in famiglia con la sensibilità tale da portare i suoi ricordi con me e farne buon uso.
Con grande onore ora sono miei.
E' morta stanotte, con mio grande sollievo senza sofferenza. Dopo una vita di dolori, almeno è andata bene alla fine.
Che io sia addolorata è fuori di dubbio; da quando mi ha svegliato il telefono stanotte a ora ho cercato di mettere ordine nei ricordi e nei pensieri.
Su di lei ho già scritto un post precedente e le ho dedicato un articolo del giornale su cui scrivevo. Adesso il mio desiderio è quello di scrivere l'orazione funebre, come ho fatto per mio nonno e per nessun altro.
Non è protagonismo spinto il mio, quello di mettermi al centro dell'attenzione e dire due parole davanti a una bara. E' una necessità, in una famiglia in cui nessuno dice parole essere forse l'unica ad avere la possibilità di articolare un pensiero.
Io il pensiero lo articolo per Ginetta, non per gli altri o per me stessa.
Ginetta quando l'ho intervistata per il giornale mi ha raccontato la sua vita, tutta in ogni dettaglio. Ne ho tratto enorme rispetto per tutte le sue scelte. E in qualche modo quel giorno mi ha fatto capire che io sono l'unica in famiglia con la sensibilità tale da portare i suoi ricordi con me e farne buon uso.
Con grande onore ora sono miei.
venerdì 6 marzo 2009
lunedì 2 marzo 2009
Messico parte prima
domenica 22 febbraio 2009
uhm
domenica 15 febbraio 2009
Briciole
giovedì 1 gennaio 2009
2009!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
9+2 fa 11 che è il mio numero, questo è l'anno dei segni d'aria ( io sono gemelli) insomma.. le premesse ci sono tutte!!
martedì 23 dicembre 2008
martedì 16 dicembre 2008
giovedì 11 dicembre 2008
11 dicembre 2008
SP_A0091.jpg)
Ho aperto questo il blog il 16 dicembre 2006 cioè due anni fa.
Due anni, mi fa impressione a pensarci. Cosa è successo in questi due anni? E' cambiata la mia vita?
Sì, è cambiata nel senso che ho intrapreso un cammino dentro di me e oltre a essere invecchiata, sono cresciuta. Lo vedo in tante cose, nel mio modo di pormi, di ragionare di vedere le prospettive. Ho 27 anni e mezzo e vissuto almeno 4 vite. Mi piace pensare di essere all'inizio della quinta adesso.
In questi due anni ho perso per strada molte persone, non perchè siano morte ma perchè si sono allontanate o io le ho allontanate... meno male che ne ho acquisite di nuove!
Che mi hanno voluto bene e spero continuino a volermene...
In questi due anni il cuore ha fatto qualche sussulto, e mi ha dimostrato di essere ancora vivo.
Ma non ha mai più battuto come un tempo, e forse non accadrà più.
Devo dire che mi sono quasi "rassegnata" all'idea di non amare più nessuno così. E che il dolore rimanga sempre presente nelle mie giornate.
Per il terzo anno di blog, oltre alla quinta vita mi auguro un nuovo cuore.
martedì 2 dicembre 2008
giovedì 27 novembre 2008
TWILIGHT

Insomma io il libro non l'ho letto. Lo guardavo in libreria e non mi decidevo, copertina troppo cupa, storia che poteva essere horror..e non l'ho comprato.
Poi ieri sono andata al cinema a vedere il film , e ci sono andata perchè ho letto su un giornale una critica sprezzante, scritta da un uomo, che lo definiva un Harmony.
A quel punto era mio, già per spirito di opposizione.
E se fosse stato un horror? Un noiosissimo fantasy?
Corro il rischio, mi son detta.
E poi ovviamente è stato splendido.
Un film per donne. Fatto da una donna, scritto da una donna e tutto, ma proprio tutto per noi fanciulle.
Dal protagonista, ma che figo assurdo, all'amore onnipresente in tutto il fim.
Ma soprattutto dà sui nervi ai signori uomini, e per un semplice motivo: Lui è perfetto. Sì è vero, è un mostro, ( buono) ma si COMPORTA in modo perfetto.
Non ne sbaglia una, è sempre presente, si prende cura di lei, ogni volta che c'è bisogno lui arriva, non è lagnoso nè sfigato, e non ha paura di dichiararsi, e la ama a qualunque costo. E lei per lui fa qualunque cosa..
Capite perchè è un film da donne che fa sbuffare gli accompagnatori che volevano un po' di sangue ? ;-)
martedì 25 novembre 2008
Incubo Facebook

Sei su facebook?
Ovviamente sì. Conosco una sola persona che non è su facebook, ed è Roberta la mia collega, tutti gli altri ci sono.
Con inevitabili conseguenze.
Ovviamente sì. Conosco una sola persona che non è su facebook, ed è Roberta la mia collega, tutti gli altri ci sono.
Con inevitabili conseguenze.
Su facebook ci sono tutti i tuoi ex compagni di classe, che oggi sono:
-più belli/con figli/vivono all'estero
Su facebook ci sono anche i tuoi ex amanti, che oggi sono:
-sposati/con figli/ vivono all'estero
Su facebook ci sono i tuoi ex fidanzati, che oggi sono:
- non lo so e non lo voglio sapere
Su facebook ci sono i tuoi colleghi, che oggi sono:
- al lavoro ( io no e mi sgamano)
Dopo l'entusiasmo iniziale inizio a detestare faccialibro...
domenica 23 novembre 2008
New life new look...
venerdì 14 novembre 2008
Post dedicato alle Roberte

Conosco due Roberte, che detto così sembrano due cocorite. E invece sono due ragazze, giovani donne, via.
Una è la mia collega storica (vedi post "la storia del ramo") con la quale condivido gioie e dolori quotidiani dovuti al nostro lavoro, ed è colei che mi sopporta nelle mie innumerevoli paranoie da lavoro quali:
- e i miei rimborsi spesa?
- e se mi danno un calcio nel sedere?
- e se ho fatto una cazzata?
- e devo chiamare tizio? e devo far finta di niente con caio? ( ah queste non sono di lavoro..e vabbhè a volte vario).
Roberta 1, per intenderci la mia collega, ha un carattere decisamente particolare e detto tra noi non te la manda a dire. E, se al principio, io facevo fatica a nuotare nel suo mare di parole a oggi riesco a pagaiare tranquilla e godendomi la traversata.
L'altra Roberta, è una riscoperta.
Io e lei ci conosciamo dalla prima superiore, da quando (e me lo ricordo benissimo stranamente) un giorno a una manifestazione di piazza Giulia ci presentò.
Io con la mia camicia a quadri gialli e neri di mio nonno (AAAAAAAAAAAAAAAAARGH) e i miei capelli corti.
L'Anarchia come ideale e una vita cruda che non sapevamo come digerire.
Insieme abbiamo avuto momenti bellissimi, quei momenti tra ragazzine in cui ci si confida, si fuma insieme e si parla dello stesso bellissimo ragazzo.
Solite cose, ma in più la sottile fortezza nelle mani di avere insieme la speranza di qualcosa di meglio. Di una vita migliore.
Poi sono passati gli anni, i ragazzi, la scuola e un pezzo di vita.
E ci siamo allontanate.
Per poi rincontrarci e leggere nei nostri occhi, a vicenda, cose che noi sole sappiamo di aver vissuto.
La mia vita ora è migliore. La sua è ancora molto difficile. E vorrei starle, se posso, vicina.
Ho dedicato questo post alle due Roberte di oggi. Le donne che sono e che diventeranno.
Una è la mia collega storica (vedi post "la storia del ramo") con la quale condivido gioie e dolori quotidiani dovuti al nostro lavoro, ed è colei che mi sopporta nelle mie innumerevoli paranoie da lavoro quali:
- e i miei rimborsi spesa?
- e se mi danno un calcio nel sedere?
- e se ho fatto una cazzata?
- e devo chiamare tizio? e devo far finta di niente con caio? ( ah queste non sono di lavoro..e vabbhè a volte vario).
Roberta 1, per intenderci la mia collega, ha un carattere decisamente particolare e detto tra noi non te la manda a dire. E, se al principio, io facevo fatica a nuotare nel suo mare di parole a oggi riesco a pagaiare tranquilla e godendomi la traversata.
L'altra Roberta, è una riscoperta.
Io e lei ci conosciamo dalla prima superiore, da quando (e me lo ricordo benissimo stranamente) un giorno a una manifestazione di piazza Giulia ci presentò.
Io con la mia camicia a quadri gialli e neri di mio nonno (AAAAAAAAAAAAAAAAARGH) e i miei capelli corti.
L'Anarchia come ideale e una vita cruda che non sapevamo come digerire.
Insieme abbiamo avuto momenti bellissimi, quei momenti tra ragazzine in cui ci si confida, si fuma insieme e si parla dello stesso bellissimo ragazzo.
Solite cose, ma in più la sottile fortezza nelle mani di avere insieme la speranza di qualcosa di meglio. Di una vita migliore.
Poi sono passati gli anni, i ragazzi, la scuola e un pezzo di vita.
E ci siamo allontanate.
Per poi rincontrarci e leggere nei nostri occhi, a vicenda, cose che noi sole sappiamo di aver vissuto.
La mia vita ora è migliore. La sua è ancora molto difficile. E vorrei starle, se posso, vicina.
Ho dedicato questo post alle due Roberte di oggi. Le donne che sono e che diventeranno.
Ogni tanto è bello anche essere felici per chi ti è vicino.
domenica 19 ottobre 2008
Kidult

Quando siamo diventati adulti ? E come si torna indietro?
Questa è una domanda che si fa Meredith in Grey's Anatomy.
Io sono diventata adulta da bambina e quindi, finora, ho cercato di riprendermi la bambina che non sono stata.
Da oggi il mio proposito è diventare adulta non solo nella sofferenza, nelle scelte, nelle cose sgradevoli. Voglio diventare un'adulta anche nelle cose belle.
Nell'avere un posto mio dove stare, una mia indipendenza. E affrontare queste cose senza paure.
Wow che proposito..
domenica 12 ottobre 2008
Per fortuna ci sono le zucche!
giovedì 2 ottobre 2008
Vedi Napoli e poi muori ( tiè)
Spero di non morire ora che l'ho vista.. e la racconto dalla A alla Z:
A come aria, irrespirabile piena di fumi di dubbia provenienza o di smog di un traffico tremendo
B come bambini, che ti guardano con aria di sfida e ti buttano sotto gli occhi lattine di fanta per far vedere che sono superiori
C come cani, abbandonati, ovunque, che trovano riparo in cassonetti colmi di spazzatura
D come donne, più in carne che nel nord forse per i dolci che qui sono giganti rispetto ai nostri striminziti bunet
E come emergenza, perenne, dei rifiuti. Qualcuno si dice li avesse tolti, ma solo dal centro
F come freghiamo chi arriva, tanto l'importante è che ci riusciamo nell'immediato
G come giustizia, che non c'è
H come hotel dove ero l'unica ospite
I come immondizia, ovviamente, ovunque
L come lotta, dei comitati contro l'inceneritore
M come miseria
N come il napoletano, si parla solo quello
O come oltre, siamo oltre ogni previsione e confine
P come persone, quelle che capiscono e vogliono cambiare
Q come qualunquismo, che generalizza le situazioni senza metterci il piede dentro
R come rotto, sgualcito, cose nuove nons e ne vedono quasi
S come speranza
T come tumori
U come ultimi
V come Vesuvio che guarda tutti dall'alto
Z come zeppole, per digerire tutto l'alfabeto
lunedì 22 settembre 2008
Omonimia

Sicuramente vi sarà già capitato, avete scritto il vostro nome su google per vedere se apparite su qualche pagina e perchè . Ebbene sì, tutti siamo un po' vanitosi ed egocentrici e ci piace vedere se abbiamo un piccolo posto nella piazza globale.
Io poi sono un'affezionata del mio nome su google, i miei due bei link- facebook e un premio per la tesi- appaiono e mi confermano che esisto.
C'era anche un tempo in cui apparivano anche i miei articoli di giornale, ma quella è un'altra storia.
Ora invece ci sono altre due ragazze con il mio nome.
Due omonime in pratica.
Solo che sono più giovani, 20 una e 23 un'altra.
Una ha concorso per Miss Italia, l'altra è poetessa.
Capirete che già avere delle omonime è scocciante, in più fighe e intelligente e pure più giovani...
In cosa potrei distinguermi?
Forse fondo una setta, almeno sono originale.
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