Se niente importa, non c'è più niente da salvare

sabato 9 ottobre 2010

Samarcanda

Sono le 10,24, sono sveglia da 24 minuti. Ieri sera sono tornata all'1 dopo aver non investito due volpi e un tasso.
La persona con cui lavoravo ha commentato guardandomi "povra fijia", pioveva, c'erano 6 gradi e la nebbia.
Tutto questo per 12 persone.
Da lunedì questa sorte mi toccherà tutti i giorni, sabato e domenica esclusi.
Ne sono molto soddisfatta.
Non avendo più sere libere, non posso rammaricarmi di dover vedere X factor da sola. Semplicemente non lo vedrò.
Lavorando dal pomeriggio a notte non potrò rammaricarmi di indovinare la "ghigliottina" da sola, non la vedrò.
Così si risolvono i problemi? Evitandoli?
Non ho altre idee.
Potrei annacquarli. Ma non mi piace l'alcol.
Potrei mangiare fino a non ricordarmi più perchè sto mangiando. Ma non ho grande appetito.
Potrei seppellirli nelle braccia capienti di chi mi accoglie. Ma in quelle braccia ci vedo un vuoto più grande.
Potrei risolverli. Ma non ho la soluzione.
Potrei  fare finta che vada tutto bene. Ma tutti quelli che ti vedono in faccia ti chiedono ripetutamente " stai bene? Non si direbbe" oppure "che faccia che hai, ma dormi?"
La verità è che dormo, poco, ma dormo. Il  fatto è che quando dormo sogno, purtroppo, sempre le stesse cose. Ogni notte diverse, ma sempre con gli stessi due protagonisti.
Se fuggo di giorno, di notte mi trovano.



1 commento:

Cecilia ha detto...

Federica, non sono nessuno in particolare ma abbiamo una vita dai colori simili io e te...Siamo due strane donne del sud. Buon tutto di cuore. Un abbraccio